Venerdì 22 settembre al Palazzo del Turismo a Riccione, nell’ambito della trentaseiesima edizione de “Le Giornate della Polizia Locale” il FISU ha organizzato la tavola rotonda La gestione delle manifestazioni pubbliche dopo la Circolare della Polizia: Ruoli, responsabilità e risorse per garantire l’integrazione tra sicurezza ed animazione degli spazi pubblici, animata da sindaci ed esperti delle città di Milano Lucca Roma Bologna e Modena.
Il dibattito, aperto dalla Presidente del FISU Maria Carmela Rozza, Assessore alla Sicurezza Urbana e Coesione Sociale del Comune di Milano, ha dato conto delle esperienze concrete dei comuni alle prese con le difficoltà organizzative e finanziarie connesse con un numero crescente di manifestazioni grandi e piccole, dai grandi eventi alle iniziative di quartiere.
In chiusura, si è tenuta la cerimonia di assegnazione del “Premio Nazionale FISU per la Sicurezza Urbana”, concorso giunto alla 2^ edizione, promosso dal FISU allo scopo di dare visibilità a esperienze, innovative e coerenti con i principi che da sempre ispirano le attività dell’associazione, attuate dalle amministrazioni locali nel campo della prevenzione della criminalità, del disordine urbano diffuso e della percezione di insicurezza negli spazi pubblici.
Quattro i progetti risultati vincitori quest’anno.
Il 1° premio è andato al Comune di Modena per il Progetto Periferie al centro: interventi territoriali integrati di sicurezza urbana via Emilia Ovest e Quartiere Madonnina” ambizioso progetto pluriennale che si muove nella migliore tradizione della prevenzione integrata, combinando azioni di controllo del territorio ed interventi di prevenzione sociale, con una particolare attenzione alla prevenzione della devianza giovanile.
Il progetto riguarda un’area della città caratterizzata da complessità e numerose problematiche, oltre che da una molteplicità di funzioni per la presenza di zone residenziali, produttive e di un ampio parco cittadino, assimilabile in ragione di queste caratteristiche, ad una “zona di transizione” tra centro e periferia.
La giuria ha apprezzato in particolare l’individuazione di misure di medio-lungo periodo, il loro bilanciamento, l’aspetto innovativo del focus sulla popolazione giovanile, con ampio coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e di numerosi altri attori della realtà modenese.
Le azioni intraprese nel primo anno di attività sono state valutate accuratamente e riportano non solo gli indicatori di processo, ma anche quelli di impatto sui fenomeni, dimostrando la capacità dell’intervento di modificare la percezione negativa dell’area, che risulta sensibilmente migliorata.
Al secondo posto si sono classificati ex equo i progetti di due città.
Il Comune di Bellaria-Igea Marina è stato premiato per l’iniziativa “La sicurezza urbana al #BFF33/34/35 Bellaria Film Festival”, un progetto che affronta il tema della sicurezza nelle località ad alta densità turistica, problema emergente sia nelle grandi metropoli europee che in alcune realtà di dimensioni più ridotte.
La giuria ha apprezzato sia l’analisi del problema che la scelta di un intervento di lungo periodo e particolarmente innovativo. Il principio di fondo del progetto è che la percezione di insicurezza si possa contrastare con mirate azioni di tipo culturale (Il Bellaria Film Festival) che, in una città di piccole dimensione come Bellaria, diventano diffuse e fruibili da molti e che sembrano in grado di rivitalizzare spazi anomici e di produrre maggiore sicurezza non attraverso il messaggio della paura e della diffidenza, ma quello, assai più potente, dell’azione culturale.
Una telecamera può dissuadere un atto criminoso, almeno nel breve periodo, ma il coinvolgimento dei cittadini, attraverso il festival, nel dibattito sui temi più attuali della nostra società è in grado di aprire lo sguardo a nuove prospettive e, in ultima analisi, di produrre cambiamenti più profondi e duratori nella percezione di sicurezza.
Premiato con il secondo premio anche il Comune di Brescia, per l’azione “Educazione alla legalità: il fenomeno del graffitismo”, focalizzato su un problema molto diffuso nelle nostre società, il graffitismo, che viene affrontato con una serie di misure chiare, mirate e ben bilanciate tra di loro.
La giuria ha particolarmente apprezzato lo sforzo di mettere in comunicazione coloro che il problema lo creano e coloro che devono ridurne gli effetti negativi percepiti dal resto della popolazione, attraverso incontri diffusi e sistematici tra studenti e polizia locale.
Positiva la valutazione soprattutto dell’estensione dell’intervento formativo nelle scuole, lo sforzo di far comprendere ai giovani il fenomeno in tutte le sue dimensioni e il danno che esso può provocare nella collettività, in una chiave nettamente preventiva, evitando la demonizzazione sia del problema che degli autori e garantendo al tempo stesso ai giovani degli spazi dove esprimere la loro creatività senza danneggiare altri.
Il terzo premio è andato infine al Comune di Bologna per il “Progetto Pilastro 2016” che si concentra in un’area periferica della città da tempo caratterizzata da importanti fenomeni di segregazione spaziale e sociale, con l’obiettivo di ridurne la stigmatizzazione e di reinserirla in maniera più armoniosa nel resto del tessuto urbano.
Si tratta di un progetto che affronta il tema, oggi molto dibattuto, delle “periferie”, poiché il quartiere interessato dal progetto è una periferia in senso stretto. Per realizzare gli obiettivi, l’amministrazione ha privilegiato un intervento di prevenzione comunitaria nel senso più tradizionale e nobile del termine.
La giuria ha particolarmente apprezzato la coerenza tra l’analisi dei problemi del quartiere e la scelta di dare priorità al coinvolgimento della comunità locale, puntando all’obiettivo del rafforzamento del capitale sociale. Coesione sociale e coinvolgimento dei cittadini sono obiettivi chiari e non enunciazioni retoriche, da raggiungere con una serie di azioni concrete e mirate.
L’attenzione al recupero della componente giovanile , anche attraverso formazione e inserimento lavorativo rendono il progetto completo e coerente con la migliore tradizione degli interventi di prevenzione sociale e comunitaria.
La Presidente del Fisu Maria Rozza ha riaffermato l’importanza del percorso intrapreso con il premio, avviato nel 2016 in concomitanza con il ventennale della fondazione dell’Associazione, con il quale il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana si propone di rafforzare la visibilità delle migliori esperienze di prevenzione attuate dalle amministrazioni locali nella prospettiva dello scambio di buone prassi e della verifica dei risultati degli interventi attuati, continuando ad offrire alle città occasioni di confronto e nuovi stimoli per l’innovazione nell’azione di prevenzione della criminalità e del disordine urbano.