Gli studi nazionali e internazionali in tema di percezione della sicurezza sono numerosissimi e piuttosto condivisi a livello globale sono gli identikit sui soggetti più a rischio di “ansia”: persone anziane, sole, prevalentemente di genere femminile e con poche risorse e occasioni relazionali. La “paura” in quanto tale è sempre più oggetto di attenzione da parte delle politiche locali, che affrontano ondate di allarme non sempre così strettamente legate al rischio concreto di subire un evento criminale. Qual è infatti il rapporto tra paura della criminalità e andamento dei reati? Secondo lo studio dell’ISTAT, le ondate emotive che percorrono l’opinione pubblica non sono in relazione diretta con i numeri della criminalità, come dimostra il fatto che dal 2013 ad oggi il numero dei reati è sensibilmente diminuito, mentre la percezione del peggioramento delle condizioni di sicurezza del nostro paese si attesta sempre a livelli piuttosto alti.
pubblicazioni e ricerche
ISTAT, Rapporto sulla percezione della sicurezza, anni 2015 e 2016
Ceretti A., Cornelli R., (2013), Oltre la paura. Cinque riflessioni su criminalità, società e politica, Milano, Feltrinelli.
Cornelli R., (2008), Paura e ordine nella modernità, Milano, Giuffré Editore.
Zani B., (a cura di) (2003), Sentirsi in/sicuri in città, Bologna, Il Mulino.